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Anno 2003

Festival InCanto Gregoriano - Incontri Internazionali di Firenze

 

Propositura del Duomo di Firenze

Associazione Viri Galilaei

Accademia San Felice

 

COMUNICATO STAMPA

 

Firenze, 2 settembre 2003

   

L’INCANTO DEL GREGORIANO

NELLE BASILICHE STORICHE DI FIRENZE

   

DIECI APPUNTAMENTI FRA CONCERTI, SEMINARI E SPETTACOLI

PER I PRIMI INCONTRI INTERNAZIONALI

DEDICATI AL CANTO GREGORIANO(5-7 SETTEMBRE)

   

Debutta nel capoluogo toscano “in CANTO GREGORIANO - Incontri internazionali di Firenze”: alcune fra le più eminenti personalità e i più prestigiosi cori a livello internazionale si daranno appuntamento dal 5 al 7 settembre nei luoghi-simbolo della Firenze sacra per una full immersion nel segno di quella affascinante forma di “arte/non-arte”, connubio esemplare di musica, parola, spiritualità e preghiera, che è il canto gregoriano.

 

La manifestazione, unica nel suo genere in Italia, nasce da un’idea di Mons. Paolo Ristori, Proposto del Duomo di Firenze, che ne ha affidato la direzione artistica e l’organizzazione tecnica alle due principali associazioni musicali fiorentine che da anni operano su questo specifico versante: i Viri Galilaei e l’Accademia San Felice. Fondamentale, inoltre, la collaborazione dell’AISCGre – Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano, dell’Opera di Santa Maria del Fiore, del Comune, della Provincia di Firenze e della Banca Toscana.

 

L’intento base del progetto è quello di promuovere lo studio e la diffusione del canto gregoriano considerato nella sua duplice valenza di punto d’avvio della civiltà musicale occidentale ed espressione, fra le più alte, della spiritualità cristiana: il tutto in un’atmosfera d’incontro e scambio di esperienze fra quanti operano nel settore. In quest’ottica, tre sono le direttrici principali entro cui l’iniziativa si snoda:

 

Ø valorizzare in ambito ecclesiastico il grande patrimonio artistico e spirituale di questo repertorio e rinnovare l’interesse nei confronti della pratica del gregoriano in ambito liturgico secondo quanto, peraltro, auspicato dal Concilio Vaticano II.

Ø lo studio e la ricerca condotti secondo criteri scientifici. Fondamentale sotto questo profilo la collaborazione offerta dall’AISCGre, l’organismo internazionale (ha sede in quasi tutti i paesi europei, in Giappone con presenze anche in America  latina) preposto alla divulgazione ed allo studio del gregoriano secondo i principi della moderna semiologia fondata dal monaco solesmense Eugène Cardine e sviluppata da numerosi allievi in tutto il mondo e da illustri personalità quali Jean Claire, Luigi Agustoni, e Alberto Turco. L’associazione costituisce un punto di riferimento imprescindibile per quanti – studiosi, cori o semplici appassionati – operano in questo specifico campo, anche in virtù dell’intensa attività di formazione promossa (si vedano, a titolo d’esempio, i prestigiosi corsi di Cremona organizzati dall’AISCGre nazionale ai quali si sono formati molti dei direttori, dei cantori e dei cori partecipanti alla rassegna, tra cui gli stessi Viri Galilaei, l’Ensemble San Felice, il Coro dell’Abbazia della Novalesa ed il More Antiquo di Lugano).

Ø fornire al pubblico occasioni d’ascolto di alto livello all’interno di uno scenario storico-architettonico unico al mondo come quello rappresentato dalle basiliche fiorentine, da Santa Maria del Fiore a Santa Croce, da San Lorenzo a San Miniato e da questi al Battistero, il “bel San Giovanni” cantato da Dante.

   

Nutritissimo e quanto mai variegato il calendario degli appuntamenti, tutti ad ingresso libero:

 Ø    Spetterà ai Viri Galilaei diretti da Enzo Ventroni – direttore artistico, assieme a Federico Bardazzi, della rassegna – dare il “la” alla manifestazione nella monumentale cornice architettonica del Battistero. Il concerto, che avrà luogo il 5 settembre alle ore 21, prevede nella seconda parte della serata, l’esibizione del rinomato Coro dell’Abbazia della Novalesa di Torino diretto da Enrico Demaria.

 Ø    Tre gli appuntamenti previsti per il giorno successivo, sabato 6 settembre: alle ore 10, nella Sala del Capitolo del Duomo, Johannes Berchmans Göschl, autorità indiscussa in materia a livello mondiale nonché Presidente Internazionale dell’AISCGre, condurrà un workshop dal titolo “Canto gregoriano, parola cantata, canto della parola”. Si tratterà di un vero e proprio laboratorio “interattivo”: i vari cori e i relativi direttori avranno modo di affrontare le problematiche legate alla prassi esecutiva mediante esempi dal vivo ed esecuzioni guidate, grazie anche all’assistenza tecnica fornita dalla Schola Gregoriana Piergiorgio Righele di Pescara, gruppo vocale vincitore dell’edizione 2002 – sezione gregoriano del Concorso “Guido d’Arezzo”.

 

Nel pomeriggio, alle ore 16, nella romanica Basilica di San Miniato, il prestigioso coro More Antiquo di Lugano diretto da Giovanni Conti, con la partecipazione di Francesco Cera all’organo, proporrà un interessante excursus storico dal titolo “Il canto gregoriano attraverso i secoli: la pratica dell’alternatim”.

 

Infine, alle ore 21, le “urne dei forti” di foscoliana memoria e le maestose volte della Basilica di Santa Croce faranno da cornice ad un’altra duplice esibizione: quella del coro Cantemus Domino di Trento diretto da Giuseppe Nicolini seguito a ruota dalla Cappella Musicale del Duomo di Modena guidata da Roberto Guerra.

   

Ø    La manifestazione vivrà uno dei suoi momenti clou domenica 7 settembre nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore dove, alle 10.30, tutti i cori partecipanti concertati da Nino Albarosa, Presidente Nazionale dell’AISCGre, si riuniranno per partecipare alla Messa Solenne concelebrata.

 

Nel pomeriggio, alle ore 16, la manifestazione si sposterà presso la Basilica di San Lorenzo per un altro dittico musicale che vedrà impegnate altre due importanti formazioni, il Gruppo Vocale Laetetur Cor di Schio, formazione tutta al femminile diretta da Ermanno Cocco, e la già citata Schola Gregoriana Piergiorgio Righele di Pescara guidata da Tito Molisani.

 

Gran finale alle ore 21 nel Battistero di San Giovanni, dove l’Ensemble San Felice, sotto la direzione musicale di Federico Bardazzi, specialista di musica antica fra i più apprezzati all’interno del panorama fiorentino, e la regia di Eva Mabellini, metterà in scena Quem queritis?, dramma liturgico basato sui codici dell'Antifonario Arcivescovile di Firenze (XII sec.) e del "Laudario Fiorentino" (XIII sec.) ambientato nella Firenze medievale. Lo spettacolo, già presentato con successo sia in Italia che all’estero, è stato registrato in prima assoluta per la prestigiosa etichetta discografica “Tactus”. Un’occasione preziosa, dunque, per riappropriarsi di un patrimonio musicale d’enorme valore sia sul piano storico che estetico, assaporandone le suggestioni all’interno di quegli stessi luoghi che lo videro nascere: con tale spirito si chiude idealmente il cerchio di questo affascinante itinerario alla scoperta delle nostre radici musicali e spirituali più profonde.